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06 Attività Spirituali

Pubblico·28 membri

Come creare un clima di fraternità che favorisca la condivisione?

Questa sfida emerge ed è fondamentale per ogni gruppo fucino. Le modalità attraverso cui costruire un clima di reale fraternità non sono semplici da individuare e stabilire. Ci si chiede cosa possa fare veramente la differenza; quali siano dei momenti o delle circostanze che possano favorire questo tipo di rapporto fraterno.

Sono già stati individuati alcuni aspetti che possono contribuire: la creazione di un ambiente favorevole al dialogo sincero; un’educazione all’ascolto gratuito e rispettoso; dare spazio ad occasioni che aiutino a stringere rapporti di amicizia; infine unirsi attraverso la preghiera.

Se pur complesso si ritiene molto importante perché, ci si rende conto che condividere il proprio vissuto, riguardante la vita di fede e non solo: la fatica, la ricerca, ecc., sia fondamentale per un cammino serio, per la crescita personale e di molto arricchente per tutti. Per potersi aprire alla condivisione però è necessario riuscire a creare un clima intimo…

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Cultura dello Spirito!

Lanciamo come sfida quella di sollecitare a vivere cammini spirituali che arricchiscono la spiritualità personale, che può diventare punto di partenza nella condivisione in gruppo. Sviluppare le possibilità di arricchimento personale e di gruppo con conoscenze più precise sul come avvicinarsi alla propria interiorità, come storicamente si è fatto, come la Chiesa ci stimola a cercare forme nuove attraverso testi come Evangelii Gaudium o altri.

Per questo: Leggi, coltiva!

Creati un posto speciale nella tua biblioteca personale con opere a carattere spirituale. Leggi, interessati, scopri, coltiva… La rivelazione di Dio in Gesù è un mistero ricchissimo, da riscoprire sempre e tanti sono i modi e le possibilità di ricerche.

Tra le varie letture che ti possiamo consigliare ci sono le encicliche e i testi di Papa Francesco e di Carlo Maria Martini, di Raniero Cantalamessa, dei santi come sant’Ignazio e San Francesco d’Assisi o San Giovanni della Croce, Santa Teresa d’Avila,…

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Ciò che abbiamo rilevato è che alcuni gruppi tralasciano la spiritualità. Tuttavia nelle mozioni è presente l'aspetto teologico spirituali e nei Toolkit proposti quest'anno i RAF si sono impegnati a inserire dei contenuti coerenti con la mozione che avessero il taglio spirituale, con relative proposte di attività, incluse veglie/adorazioni

Le tappe del percorso spirituale dei fucini: quali passi deve compiere un giovane studente nel percorso fucino?

Ogni fucino nutre, tra i suoi desideri, anche quello di approfondire la propria spiritualità, ma quando entra a far parte della Fuci, che cosa deve aspettarsi? Che direzione avrà il suo cammino di fede e quali semi verranno piantati in lui, per la sua maturazione sul piano spirituale?

Sono tutte domande che un fucino si può porre, ma non sono mai state stabilite delle tappe di un cammino comune che, pur adattandosi alle esigenze e ai bisogni di ogni fucino e di ogni realtà, guidi il gruppo e chi ne fa parte verso una crescita nella fede.

Non stabilirle può comportare il rischio che non vi sia una vera e propria crescita spirituale, e il percorso può risultare “stagnante”. Anche all’interno della Fuci è bene conoscere da dove si parte e verso cosa ci si incammina, senza un eccessivo schematismo, ma con le giuste indicazioni. Inoltre, ciò potrebbe essere particolarmente utile…


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Il ruolo dell’assistente ecclesiastico del gruppo Fuci

Questa sfida concerne il ruolo dell’assistente spirituale, e dunque riguarda tutte le realtà fucine. Proprio perché lo statuto della Fuci non entra nello specifico, limitandosi a menzionarlo come colui che accompagna e sostiene il cammino spirituale, il ruolo dell’assistente non è di fatto mai stato precisato.

Una situazione simile rappresenta una sfida poiché la figura dell’assistente è certamente di grande importanza, e il modo in cui questa si inserisce nelle dinamiche del gruppo inevitabilmente ne influenza gli equilibri. Nasce dunque il rischio che l’assistente diventi la principale fonte di iniziative, o colui che “traina” l’intero gruppo e lo tiene insieme. Questo, però, andrebbe a minacciare l’intera esperienza fucina, che mira a mettere in primo piano gli studenti, che sono, individualmente e come gruppo, i veri protagonisti della loro esperienza. Oppure ancora, potrebbe non fornire il giusto tipo di supporto ai fucini.

Sarebbe bene che l’assistente non si ponga davanti ai…

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Il coordinatore spirituale potrebbe anche essere esterno al gruppo e non necessariamente un sacerdote. Magari un diacono o un educatore appartenente ad altre realtà associative, purché sia un passo più avanti nella propria vita di fede rispetto ai giovani del gruppo.

Coordinatore Spirituale

Nel caso in cui in un gruppo Fuci non sia attivamente presente un Assistente Ecclesiastico di gruppo si consiglia in primis di chiedere alla presidenza nazionale di contattare la diocesi per il mancato accompagnamento, successivamente si consiglia ai fucini di eleggere un coordinatore spirituale che si occupa di organizzare attività spirituali, rispetto all’esperienza personale.

Ha il compito di preparare i momenti di preghiera e il percorso spirituale all’interno del percorso annuale con lo spirito di affidare tutta la preparazione al Signore e di coltivare un clima collaborativo e di fiducia reciproca tra i membri partendo da una base molto terrena e semplice che possa andare bene in un gruppo dove si hanno differenti esperienze pregresse. Nel caso in cui il gruppo sia numeroso e si abbia una volontà di impegno tra più membri può esservi costituita un’équipe liturgica alla quale è affidato il compito di organizzare i vari momenti spirituali…

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