Come ci facciamo conoscere nel contesto universitario delle nostre città?
I gruppi Fuci vivono e operano nel contesto universitario della propria città. Spesso si fa fatica a trovare nuove persone interessate alle nostre attività anche perché è difficile avere una certa visibilità nel mondo universitario; molti giovani, anche con una sensibilità vicina alla nostra o che partecipano ad altre associazioni simili, non hanno mai sentito parlare della Fuci e non sanno cosa sia.
Farsi conoscere nel contesto universitario è quindi una sfida: richiede infatti un grande sforzo costante. È necessario essere presenti negli ambienti universitari, permettere alle persone potenzialmente interessate di trovarci, entrare in relazione con loro ed essere capaci di incuriosire e attrarre con la nostra proposta.
Uno dei motivi per cui questo aspetto è così difficile è che esistono tante iniziative rivolte agli studenti universitari, in particolare a quelli credenti o disposti a un cammino di ricerca. C’è quindi una grande offerta rivolta allo stesso pubblico, che si trova ad avere tra le mani una vastissima scelta tra realtà che nemmeno riesce a conoscere tutte.
Oggi si prova ad affrontare questa sfida tramite il volantinaggio, il passaparola tra amici, l’uso dei social e la costruzione di una rete con altre realtà: cosa pensiamo di queste modalità? Funzionano, sono praticabili per le forze che la Federazione ha oggi? Vengono in mente altre possibili soluzioni per questo problema?
A mio avviso un buon modo per farsi conoscere nel contesto universitario consiste nella collaborazione con le realtà locali già presenti e radicate.
Trovo inoltre particolarmente importante l'uso dei social, tramite le quali il raggiungimento dei giovani è più semplice. I social andrebbero quindi ristrutturati in un'ottica di vicinanza col territorio, tramite la collaborazione con realtà locali. È inoltre importante, secondo la mia esperienza, l'utilizzo di uno stile comunicativo moderno, adeguato alle piattaforme social.