Il gruppo Fuci Padova punta sulla comunicazione diretta per coinvolgere le presenze “fantasma” nel gruppo WhatsApp 👻
Qualche anno fa ci si è accorti che nel gruppo WhatsApp di Fuci Padova (come accade in molti altri gruppi) erano presenti molte persone che, pur restando nel gruppo, non partecipavano mai alle attività proposte. C’era quindi bisogno di raggiungere in modo particolare queste persone e, più in generale, di differenziare la comunicazione in base al tipo di appartenenza: per esempio chi è arrivato da poco potrebbe avere più bisogno di formazione riguardo la vita e il funzionamento della Federazione.
La risposta è stata un esercizio di empatia: cercare di capire quali fossero i bisogni e gli interessi specifici delle varie persone e adattare la comunicazione. Ad esempio, puntare molto sul rapporto personale, scrivendo in privato per invitare agli incontri; informare in modo specifico su determinate attività, cercando di capire quali aspetti della proposta fucina sono più affini alla persona; creare momenti di formazione rivolti in particolare ai nuovi arrivati per spiegare la Fuci.
L’esperienza del gruppo di Padova può essere utile anche per altri: in ogni gruppo ci sono storie di appartenenza e livelli di coinvolgimento diversi, quindi è importante adattare la comunicazione alle esigenze delle singole persone e coltivare la relazione personale con ognuno. Chiaramente è un’attenzione che richiede tempo e uno sforzo costante, anche quando sembra di non avere riscontri e può diventare frustrante; tuttavia in questo modo le persone si sentono viste e desiderate, e ciò spesso aumenta in modo significativo il senso di appartenenza al gruppo.
Per approfondimenti, si può contattare il gruppo Fuci Padova.


